lunedì 1 luglio 2019

La mia bambina indipendente

Sono iniziate le vacanze al mare, e quest'anno ti sei già abbronzata come una bambina grande: lentiggini e naso rosso, guance sfilate capelli sfumati di biondo.
Con quel viso da grande non potevi che comportarti da grande: sai nuotare benissimo e in acqua sei più indipendente che mai, tanto che, forte della mia fiducia in te, prendi e vai in acqua alta quando vuoi. Se ti chiedo se stai andando da sola alle zattere mi rispondi certo,che problema c'è. In effetti nessun problema, è solo che devo abituarmi. Abituarmi a vederti partire dall'ombrellone con gli occhialini in mano, tuffarti e nuotare quando vuoi, fino a quando stiamo in spiaggia, anche se ormai sei sola in acqua perchè sono andati via tutti, perchè nei hai voglia. Poi torni, prendi l'asciugamano, sciacqui le cose, mi aspetti e mi dici che stai bene ma che se faccio il bagno con te sei più felice.
Anche io paperina mia sono felice, felice di stare in acqua con te, felice di vederti felice e di scoprirti veramente indipendente. Te l'ho anche detto, ti ho chiamato e ti ho parlato. Ti ho detto che ti avevo tenuta d'occhio durante questi giorni di mare, che avevo visto che sapevi gestirti come una bambina grande, come una vera ragazza indipendente. Ti sei emozionata, come al solito, quando ti senti al centro dell'attenzione, come quando ti senti valorizzata e scoperta. Ho continuato a dirtelo anche i giorni successivi, e te, come al solito, non hai più voluto complimenti, mi hai detto che te lo avevo detto già e che basta così. Sei tutto quello che avrei voluto che tu fossi, sei felice e libera, che altro volere?

lunedì 17 giugno 2019

Bisogno di vicinanza

In questi giorni di mare mi hai preparato la colazione in terrazza. Io e te, quelli della casa che si alzano per primi, molto prima degli altri, direi.
Sei diventato grande ma ancora non sai stare se non mi vedi. Ti chiedo come mai mi cerchi sempre, anche quando sono in zona, anche quando sono in casa. Tu mi dici che non me lo sai spiegare, è che hai paura che se ti lascio io non torni.
Io non ti lascerò mai, amore mio grande e piccino, ti rispondo. Quello che non posso dirti è che ti capisco e che so che arriverà magicamente anche il momento in cui non avrai bisogno di avermi in zona.
Per ora eccomi.

mercoledì 5 giugno 2019

Da casa a casa

La mia casa sull'albero è stata venduta. Sacrificata per dar spazio alla casa di famiglia.
Impossibile continuare a vivere tutti stretti, pur in cima ad un albero. Gli spazi larghi sono necessari, il rispetto delle cose, del silenzio e dei ritmi, sono diventati fondamentali. La famiglia cresce e la casa ci deve seguire.
E' stata dura. E' stata dura decidere di lasciare quel nido arroccato in alto, dove si è svolta una parte fondamentale della mia vita. E' stata dura anche trovare un'altra casa. Ci sono state molte passioni e sopratutto molte delusioni. Innamoramenti di case che sono state vendute, ci siamo appassionati a trasformazioni e luoghi poi svaniti in delusioni cupe. Abbiamo avuto molta tristezza, rabbia, paura anche. Tanto che, appena abbiamo trovato una casa che assomigliasse alla nostra, ci siamo buttati.
Da venerdì abbiamo stipulato un primo patto dal notaio, domani andremo a vedere la casa con il professionista per ristrutturarla. Per ora mi sento leggera, quando sarà finita mi sentirò tranquilla.
Altro giro altra corsa, le tappe della vita si susseguono.

venerdì 31 maggio 2019

Ricordi sparsi non scritti

Ricordi sparsi non scritti, dei tanti giorni passati. Per esempio.
Ci prepariamo per la settimana bianca, fra gli amici che ci sono con noi ci sarà anche una bambina che ha confessato segretamente a Marge di amare Emino. Lei, non proprio segretamente, divulga la notizia al fratello. Ancora meno segretamente gli annuncia che la bimba, in settimana bianca, vorrebbe baciare Emino. Io ascolto la conversazione dalla stanza vicino e, a questo punto della storia, trattengo il respiro. Silenzio, lui ci pensa un po' e poi dice, come sacrificandosi, "OK accetto". E io mi schianto da ridere, in silenzio, ovviamente, perchè era tutto un gran segreto.
In montagna poi lui a lei regala i fiori, perchè è San Valentino. Intanto però lei non lo ama più. Ma la cosa non scaturisce nessuna emozione, perchè  a sette anni può succedere di tutto, in amore.
Altro ricordo.
Vacanze di Pasqua lunghissime: l'ultimo giorno di scuola Emino mi dice che non è più amico del suo amico del cuore. Ops, mi si stringe il cuore. Non ci sono altri amici, in classe, che possano lontanamente sostituire l'intesa che Emino ha con quel bimbo, prettamente intesa di testa, di avventure, di esplorazioni, di libri e di storie. Ma le motivazioni mi sembrano serie e tristi. Sto preoccupata per tutte le vacanze, cercando di pensare dove scovargli un nuovo amico fidato. E mi trattengo molto nel messaggare con la mamma del bimbo, per sapere notizie dall'altro fronte.
Tornano a scuola e l'amicizia rinasce così come è finita. Emino mi dice che si sono detti fra loro di non litigare mai più, perchè dove lo ritrovano un amico così l'uno per l'altro. Ecco, senza averglielo detto lo hanno capito da soli. Non credevo che a sette anni potesse succedere.
Marge ha avuto due saggi di ginnastica artistica: uno a Natale e uno a conclusione del corso. Non si è mai vergognata, ha retto la scena e si è emozionata, tutte e due le volte, quando il fratello le ha consegnato un mazzo di fiori e quando il Gangster le ha letto il bigliettino della dedica. Contemporaneamente mi ha detto che, seil prossimo anno  la porto a  danza classica (perchè avrebbe il fisico giusto, perchè un tutù in casa mia deve entrare, perchè danza classica è bellissima) lei  scappa.

giovedì 30 maggio 2019

Maggio mamma anima viaggi

A maggio abbiamo iniziato a fare le valigie. Piccole, per tre giorni, in Italia, ma a maggio si parte!
L'occasione è sempre la festa della mamma, dove la mamma sottoscritta chiede sempre, per regalo, di andare da qualche parte. Perchè andare e viaggiare è una delle mie passioni.
Quest'anno abbiamo chiuso la trilogia dei laghi: iniziato con il Lago di Garda, l'anno successivo siamo stati al Lago di Como, quest'anno al Lago Maggiore.
Il viaggio in auto è lungo, ma voi, per fortuna, leggete tutto il tempo, abituati a farlo la mattina, durante i 20 minuti di viaggio per andare a scuola. Il venerdì ci fermiamo per cena a Piacenza, città snobbata e invece scoperta, dove abbiamo passato una delle serate più belle, con voi che ci fate compagnia a tavola, ci parlate e ci fate ridere e Emino mi scrive un biglietto  bellissimo per la mia festa: mamma sei la mia anima. Che altro?
Il tempo è variabile, ma ci permette di non aprime mai l'ombrello. Iniziamo con la navigazione delle tre isole e mi accorgo che, già dalla prima visita a Isola Bella, vi accorgete che stiamo visitando qualcosa di bello, apprezzate quello che vedete e la cosa mi riempie il cuore. A Isola Madre studiate la mappa e vi meravigliate dei pavoni, non vi stancate mai ma anzi, volete vedere ancora perchè per voi è come una grande caccia al tesoro.
Decidiamo poi di finire la giornata alle Terme di Locarno. La prima volta che andate all'estero, il primo espatrio in Svizzera. Così iniziano i grandi viaggiatori.
Il giorno dopo sono ancora visite fra piante e giardini meravigliosi, Villa Taranto è una meraviglia per me che amo i parchi e voi mi guidate attenti alla mappa. Iniziamo a salutare e a rientrare, stanchi ma felici, come sempre. E come in ogni fine viaggio si parte pensando già al prossimo: i laghi sono finiti, ma con questo viaggio sono entrate le terme, così la prossima festa della mamma sarà ad Ischia.
Alla prossima.

mercoledì 29 maggio 2019

Pedalando in aprile

Aprile è passato velocemente, sue settimane di scuola e due settimane di vacanze!
Una Pasqua attaccata alle altre feste ci ha visti tutti a Quercianella. Pasqua con la famiglia di  amici M, perchè insieme è tutto più facile e divertente, perchè quando si incontrano famiglie affini si mangia e si gira e si aperitiva e si scambiano le visite che sembra di stare su una giostra, e i giorni passano lievi e veloci e i ricordi rimangono leggeri.
Poi è iniziata la stagione delle piogge, che quest'anno è stata lunga e ancora deve finire, e sul da farsi ci siamo dovuti sbizzarrire.
L'idea (ovviamente mia, ma che ci posso fare se da mamma mi sono scoperta animatrice Club Mediterranee?) è stata quella di prendere le bici a noleggio e farci tutta la pineta da Cecina a Bibbona, andata a ritorno. Con un Emino che aveva giusto imparato ad andare in bici da nemmeno un mese (con grande nostra sorpresa e gioia), con una Marge che sulla bici sembra che ci sia nata, con io che in bici non vado mai e che tutte le volte che mi si dice bici mi vengono mille paure, con un Gangster che mi segue sempre... perplesso.
Comunque è stato un successo e anche un'emozione. Vedere quella mia famiglia spensierata e impegnata, quei miei due piccoli cuccioli che si danno sempre un gran da fare, pronti a seguirmi ovunque, concentrati in quella nuova attività, mi sembrava tutto un gran miracolo. Il miracolo della vita.
Tanto bene è venuta quella prima esperienza che l'abbiamo poi replicata e che adesso sto cercando altri percorsi in bici per famiglia: c'era la Maremma da fare, rimandata causa pioggia, ci sarebbero le 5 Terre, ci sarà sicuraemnte da fare San Candido Lienz quando saremo in montagna d'estate, ci sarà il delta del Po, ci saranno bici su bici. Perchè come spiegavo al Ganster, non sono fissazioni le mie, sono solo cogliere i momenti giusti. Ora è quello della famiglia in bici, poi ne verranno altri.

lunedì 27 maggio 2019

E poi è arrivato marzo

E poi c'è stato marzo.
Con il mio babbo che se n'è andato in cielo.
Con il suo saluto ai bimbi, di giovedì sera, la mia carezza il sabato mattina, la morte la domenica.
Le sue mani da grande lavoratore intrecciate.
Marghe che mi dice che, quando la notte non dorme, chiama il nonno perchè vorrebbe rivederlo.
Altro non so scrivere, è ancora tutto aggrovigliato dentro.
Ciao Babbo.